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L'atro volto dell'India - Karnataka

L'anima dell'India

Un viaggio straordinario nell’India più autentica e vera. Il percorso ideale per chi vuole comprendere davvero fino in fondo la grande anima di questo immenso e sorprendente Paese. Un viaggio consigliato a chi ha già visitato l’India altre volte e che desidera calarsi ora realmente nelle profondità del suo cuore immenso. Il viaggio parte da Delhi e tocca  la splendida cittadina di Gwalior con la sua magnifica fortezza. Visita di Orchha e del suo forte e proseguimento per Khajuraho per vedere i suoi templi magnificamente istoriati. E poi Varanasi, la città più sacra del Paese, dove penderemo parte alle cerimonie della sera del del mattino con escursione sul sacro Gange, calandoci in una realtà molto lontana dalla nostra, ma senza alcun dubbio affascinante e magnetica. Seguiremo le orme del Buddha,  entrando nello Stato del Bhihar, spesso a torto trascurato dagli itinerari turistici,  prima  a Bodhgaya, a Rangir e a Nalanda per poi visitare Patna, la capitale dello Stato. E infine Calcutta, la “ Città della Gioia” con tutte le sue contraddizioni ed il suo carico di umanità.

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Programma di viaggio

1° Giorno: Arrivo a DELHI
Arrivo all’aeroporto di Delhi, disbrigo formalità d’ingresso, incontro con il nostro rappresentante locale e trasferimento in hotel ( per gli arrivi nella notte early check in pari a 60 euro per persona). Tempo per il riposo. Pranzo libero. Nel primo pomeriggio visita dell’ Akshardham Temple il più grande tempio hindu dell’India che rappresenta il monumento alla Pace nel Mondo. È un tempio indù, terminato nel 2005 e costruito secondo lo stile dell’antica architettura sacra indiana. È alto 43 m. ed è impreziosito da oltre 200 colonne decorate e 20,000 sculture raffiguranti divinità. In seguito visita del Tempio del Loto, una delle costruzioni più famose dell’India. Il tempio è situato a sud di Nuova Delhi e prende il nome dalla sua forma simile ai petali del fiore di loto, il simbolo indiano per pace, purezza, amore e immortalità. In seguito visita del Tempio Sikh, il più importante luogo di culto dei Sikh a Delhi, un luogo di vera condivisione. All’interno del tempio, nella mensa aperta a tutti, vengono serviti pasti gratuiti a tutti coloro che ne fanno richiesta, indipendentemente dal credo di appartenza. Al termine delle visite rientro in hotel. Cena e Pernottamento.

 

2° Giorno:    DELHI – GWALIOR  (in treno)
Prima colazione quindi trasferimento alla stazione per prendere il treno per Gwalior, città nota per le sue antiche fortezze All’arrivo incontro con personale del nostro staff e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio visita dei templi significativi e del forte, il Man Mandir Palace, costruito nel  XV secolo da Raja Mansingh Tomar su di una collina. Il Forte Gwalior occupa anche un posto unico nella civiltà umana essendo il luogo in cui si usò per la prima volta il numero zero. Noto anche come Shunya in sanscrito, questo sito è di interesse matematico a causa di ciò che è scritto su una tavoletta che registra la creazione di un piccolo tempio indù del IX secol sul lato orientale del pianoro. Per puro caso, registra l’uso più antico dello “0” in India e per questo motivo può essergli assegnata una data certa. La fortezza, di forma conica, è costruita su un poggio solitario circondato da altre colline simili a sud-est, sud e sud-ovest, che, se visto da una distanza di almeno 6 km, ha la forma di un anfiteatro. Un piccolo fiume, non permanente, chiamato Swarnrekha scorre vicino al palazzo. Le formazioni rocciose che dominano il Forte variano nella gamma dell’ocra e sono sovrastate da basalto. Le rocce della collina, anche se costituite da uno strato orizzontale, formano quasi un precipizio perpendicolare. Dopo la visita rientro in hotel. Cena e Pernottamento.

 

3° Giorno:    GWALIOR – ORCHA – KHAJURAHO
Prima colazione e partenza per Khajuraho con sosta per visitare Orccha, città medievale dove il tempo sembra essersi fermato sui palazzi e templi costruiti dai  governanti Bundela nei secoli XVI e XVII. Visita della città, in particolare del Jehangir Mahal, fatto costruire nel 1606 per ospitare l’imperatore Jehangir in visita alla città. Tempo libero per scoprire gli angoli suggestivi di questa località. Pranzo libero. Nel pomeriggio, partenza per Khajuraho. Costruita dalla dinastia Chandela, salita al potere in India centrale tra il X ° e il XI ° secolo, il luogo è sede di circa 25 templi di raffinatissima bellezza. Patrimonio Mondiale UNESCO è tra le mete importanti del turismo mondiale. Cena e pernottamento in hotel.

 

4° Giorno:    KHAJURAHO – ALLAHABAD
Dopo la prima colazione visite ai templi del complesso sud e nord. Questi abbracciano un arco di tempo compreso fra il 950 ed il 1050 d.C.. Presentano una struttura architettonica del tutto diversa da altri templi induisti. Questi templi, recano sculture erotiche che si rifanno al tantrismo, dottrina iniziatico-esoterica per la quale il “Nirvana” è raggiungibile attraverso il controllo del piacere fisico oltre che con la disciplina spirituale e meditativa.Pranzo libero. In seguito partenza per Allahabad. All’arrivo sistemazione in hotel per la cena ed il pernottamento.

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5° Giorno: ALLAHABAD – VARANASI
Prima colazione e visita della città. Allahabad è una delle città sante dell’India La città, il cui nome significa città di Dio, è situata lungo le rive del Gange nel punto in cui questo riceve le acque dello Yamuna, nello stato dell’Uttar Pradesh. Allahabad è a 122 km da Varanasi (o Benares), altra città santa lungo le rive del Gange. Le ceneri del Mahatma Gandhi furono portate ad Allahabad nel febbraio del 1948 per poi essere sparse nel fiume Gange nel punto in cui incontra il suo affluente lo Yamuna. Allahabad è situata alla confluenza (sangam) di tre fiumi: il Gange, lo Yamuna e il Saraswati. La città di Allahabad si è sviluppata nei secoli attorno a Prayag, appunto, alla confluenza o Sangam ove si crede che Brahma offrisse il primo sacrificio dopo la creazione del mondo; nelle vicinanze sono stati rinvenuti resti di insediamenti datati tra il 1100 e l’ 800 a.C. Fu capitale Gupta e in seguito vi si insediarono certamente i Gurjara Prathiara, ma a partire dal 1194 il luogo passò sotto il controllo del Sultanato di Delhi. Annessa nei secoli seguenti all’impero Moghul, venne  poi ribattezzata dall’imperatore Akbar ma non come si crede semplicemente in nome di Dio, ma bensì in nome della nuova religione sincretica che il grande imperatore cercò, senza successo, di promuovere: Din-i-Ilahi, la fede nel Divino e Illahabad, la città del Divino, fu il nuovo nome imposto alla città, che ebbe però scarso seguito e che finì per diventare l’attuale.

 

La presenza islamica e moghul marcò definitivamente l’aspetto della città e oggi sono pochi i monumenti precedenti sopravvissuti. Akbar identificò il sito come grande nodo strategico e vi costruì quindi un imponente Forte al Sangam, il maggiore tra quelli da lui costruiti. Gli altri importanti edifici sono di epoca britannica, come interi quartieri razionalmente pianificati, dove svettano cattedrali neogotiche come la All Saint’s Cathedral, o begli esempi di architettura Indo-saracena, come il Muir College, poi sede dell’Università di Allahabad, con un’alta torre a minareto. Centro culturale di primaria importanza, Prayag era già celebre come luogo di insegnamento sin dai tempi di Buddha e continuò ad esserlo poi anche come Allahabad: residenza e culla di raffinati intellettuali e politici, fu non solo punto focale del movimento per l’Indipendenza indiana, ma anche la città di nascita, di studi universitari o d’elezione di ben 7 su 15 Primi Ministri dell’India indipendente. Pranzo libero. In seguito partenza per Varanasi. All’arrivo  escursione in rischow per raggiungere le rive del sacro Gange ed assistere alla cerimonia degli Aarti, la preghiera serale della città più sacra dell’India. La Cerimonia Ganga Aarti si celebra al tramonto nelle tre città sante Varanasi, Haridwar e Rishikesh. Si tratta di un rituale indù dedicato alla Dea Madre Ganga, la Dea del più sacro fiume indiano. Si svolge sul Dasaswamedh Ghat  dove alcuni officianti eseguono un’elaborata puja (rituale di offerta) che ha come componente essenziale il fuoco, il tutto in un’atmosfera molto mistica e coinvolgente.Il Ganga Aarti viene eseguito su un palco da un gruppo di giovani pandit vestiti con abiti  color zafferano. Si inizia con il soffio in una conchiglia, si prosegue con lo sventolio di bastoncini di incenso in elaborati volteggi e poi si passa a delle grandi lampade di fuoco che creano giochi di luce e forme nel cielo scuro. Il tutto è accompagnato da canti, inni e campanelli. l profumo inebriante di sandalo invade l’aria.

Sitemazione in hotel. Cena e pernottamento.

 

6° Giorno:    VARANASI
Sveglia prima dell’alba per recarsi sulle rive del Gange, quando i pellegrini giungono per bagnarsi nel sacro fiume. Escursione  in barca per osservare i pellegrini , le pire funerarie, gli antichi palazzi sulle rive del fiume Gange. Visita a piedi della città antica con sosta al Tempio d’oro e alla Moschea di Aurangzeb. Rientro in albergo per la prima colazione e un po’ di relax.  Pranzo libero. Nel pomeriggio visita del sito archeologico di Sarnath, luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) ed il bellissimo Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Qui hanno la sede diverse organizzazioni umanitarie che svolgono la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India. Rientro a Varanasi. Cena e pernottamento in hotel.

 

7° Giorno:  VARANASI – SASARAM – BODHGAYA
Dopo la prima colazione partenza per  Bodhgaya. Lungo il percorso sosta per visitare Sasaram, una città di fondazione islamica che merita una visita, soprattutto per via della Tomba di Sher Shah Suri, proclamata patrimonio mondiale dell’UNESCO. Dopo la visita si prosegue per Bodhgaya All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

 

8° Giorno:  BODHGAYA
Prima colazione e visita della città. Al termine della ricerca del luogo più sereno il Signore Buddha arrivò a Bodh Gaya per praticare la meditazione che lo condusse all’illuminazione. Oggi a Bodhgaya potrete vedere quelle che, seconfo il buddhismo, ne sono le testimonianze.Visita al  magnifico tempio di Mahabodhi con accanto l’albero Maha Bodhi, sotto il quale Siddhartha Gautama raggiunse l’illuminazione e divenne il Buddha. Visita del Vajrasana, la piattaforma di pietra dove  si dice che il Signore Buddha raggiunse l’illuminazione, un tempo era decorata con pietre preziose. Rientro in hotel. Cena e pernottamento

 

9° Giorno:   BODHGAYA – RAJGIR – NALANDA – PATNA
Prima colazione e partenza per Patna. Lungo il percorso è programmata una sosta a Rajgir, importante sia per i buddisti che per i giainisti. Le due grotte scavate nella roccia erano i luoghi preferiti di meditazione del Buddha. Sulla collina egli tenne due dei suoi sermoni più famosi.

La sosta successiva è a Nalanda dove il  Buddha ha soggiornato spesso. Nalanda fu la più importante università buddhista dell’India antica. Le rovine degli edifici di mattoni sono tuttora imponenti e danno un’impressione di una vita serena e ordinata. Dopo la visita si prosegue per Patna, la capitale del Bihar All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento

 

10° Giorno:   PATNA – KOLKATA (in  volo)
Dopo prima colazione visita del  Takht Sri Patna Sahib, noto anche come Harmandir Sahib, un bellissimo tempio Sikh, costruito sul luogo di nascita di Guru Gobind Singh, il decimo Guru dei sikh nel dicembre 1666. Fu costruito da Maharaja Ranjit Singh (1780-1839), il primo Maharaja dell’Impero Sikh, che costruì anche molti altri Gurdwaras nel subcontinente indiano. L’attuale santuario di Patna Sahib o Takht Sri Harmandirji Saheb è stato costruito negli anni ’50. Nel Pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo  per Kolkata.  Al arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

 

11° Giorno:   KOLKATA
Prima colazione.  Siamo a Calcutta, la capitale del Bengala occidentale che si estende in modo irregolare lungo la sponda orientale del Fiume Hooghly. Ex gloriosa capitale dell’India britannica, la sua orribile storia di squallore urbano e fame è cominciata soltanto con la Partition (la scissione indo-pakistana), e la conseguente massiccia affluenza di rifugiati. Questa temeraria città, comunque, ama definirsi ‘Città della Gioia’, e se le si concede anche soltanto mezza opportunità si rivela una delle città più affascinanti e piacevoli del paese, capitale intellettuale della nazione, di primo piano nel campo della politica e dell’arte. In mattinata visiterete la “pottery colony “, una zona della città dove si producono immagini delle diverse divinità induiste usate durante le cerimonie religiose e festival. In passato, anziché recarsi di persona ad acquistare le immagini, le famiglie erano solite invitare a casa gli artisti che restavano come ospiti per settimane mentre scolpivano immagini e sculture personalizzate. Gli artisti erano soliti cadere in una profonda meditazione, simile ad uno stato di trance, quando si trattava di trattava di dipingere il terzo occhio. Oggi nella zona lavorano artisti provetti che da generazione eseguono immagini e sculture in terracotta con grande maestria. In seguito visita del Marble Palace. Palazzo in stile palladiano costruito nel 1835 per il Raja Rajendra Mullick, un ricco mercante appassionato collezionista di opere d’arte, i cui discendenti ne detengono i diritti di proprietà.

 

Costituisce una delle maggiori attrazioni  della città e rappresenta la residenza meglio conservata e più elegante della Calcutta del XIX secolo. Gli interni sono pieni di stucchi, mobili intarsiati e dipinti con cornici dorate. Molti di questi sono opera di artisti famosi come Murillo e Rubens. Di quest’ultimo sono due quadri, l’uno raffigurante le nozze mistiche di Santa Caterina e l’altro il martirio di San Sebastiano. Qui sono conservati inoltre grandi candelieri, orologi, specchi, urne e busti di re e regine. I giardini del palazzo sono adorni di fontane in marmo e grandi uccelliere che ospitano esemplari di pavoni. In seguito visita dell’Indian Museum.

È uno dei più antichi musei del mondo. La sua istituzione risale infatti al 1814 e fu opera del botanico danese Nathaniel Wallich. Nel 1875 fu trasferito nella sede attuale, un austero palazzo in stile neo-rinascimentale. Comprende varie sezioni dedicate alla zoologia, all’antropologia e alla geologia ma la più interessante è quella archeologica, in particolare la collezione di frammenti architettonici della stupa di di Bharhut con bassorilievi raffiguranti le vite anteriori del Buddha Sakyamuni (jataka). Altrettanto interessanti le collezioni di bronzi provenienti soprattutto dal Nepal e dal Tamil Nadu. Risalgono ad un arco di tempo che va dagli inizi della nostra era al XII secolo. Il secondo piano è occupato dalla galleria delle pitture che comprende fra l’altro dipinti utilizzati nel culto tantrico e una serie di miniature provenienti anche dalla Persia. In seguito, per che li desidera, visita alla Casa delle Missionarie della Carità. Andremo in Bose Road, in quella che fu la Casa di Madre Teresa.

Rientro in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

 

12° Giorno:   KOLKATA
Prima colazione. La visita di oggi si concentra sulla realtà autentica della metropoli, fra templi, scorci particolari e mercati. S’incomincerà con il Ponte Howrah, un’autentica meraviglia architettonica e una delle più celebri strutture di Calcutta. Il suo profilo ha fatto da sfondo a tantissimi film sin dagli anni Cinquanta, fra cui spicca l’omonima pellicola del 1958 (Howrah Bridge).

La campata centrale, delimitata da due torri, misura ben 457 metri e fa di questo colosso in acciaio uno dei più lunghi ponti sospesi al mondo. Il ponte di Howrah attraversa il fiume Hooghly, e collega la città da cui prende nome a Calcutta.

Eretto nel 1942, per la sua costruzione non furono utilizzato bulloni o viti: la struttura, infatti, è tenuta insieme da travi. Ogni giorno, il ponte è percorso da centinaia di migliaia di auto e pedoni, che possono servirsi delle passerelle disponibili su entrambi i lati. Prima di attraversarlo, osservate la base dei pilastri, ricoperta con involucri in vetroresina per riparare ai danni da corrosione causati dalla consuetudine locale di masticare e sputare tabacco. Prestate attenzione ad alcune delle ingegnose soluzioni architettoniche del ponte: le torri di supporto alle estremità, collegate da due enormi cavi principali e da una rete di travi, sono alte più di 85 metri. Se preferite ammirare il ponte dal basso, noleggiate una barca dalla stazione di Howrah, sul molo, o scegliete le sponde del fiume per fotografarlo in tutto il suo splendore. Il ponte è stato ribattezzato Rabindra Setu nel 1965, in onore di Rabindranath Tagore, il primo indiano insignito del premio Nobel, ma continua a essere comunemente chiamato ponte di Howrah. Proseguendo verso est visiterete il mercato dei fiori, vera e propria istituzione, costruito 125 anni fa, ed il più grande dell’India.

 

Oltre 3000 floricoltori si danno appuntamento qui ogni giorno per vendere le loro spettacolari, fragili e bellissime meraviglie. Un’ottima occasione fotografica e un vero tripudio per la vista e l’olfatto. Pranzo libero. In seguito visita del Tempio di Belur Math.

Questo spettacolare esempio di architettura è il quartier generale della Ramakrishna Mission. E’ situato lungo le sponde del fiume, 6 km a nord di Calcutta e, a seconda del punto d’osservazione, sembra essere una moschea, un tempio o una chiesa. In seguito visita al Dakshineswar Kali Temple, meglio noto come tempio della Dea Kali. Il tempio di Dakshineswar Kali è un vasto complesso induista affacciato sull’acqua e, ogni anno, attira milioni di pellegrini da tutto il mondo. Il sito fu fondato a metà del XIX secolo dal filantropo Rani Rashmoni. Al suo interno, potrete visitare il Tempio di Kali, caratterizzato da nove pinnacoli, che sorge al centro del cortile principale ed è dedicato alla Divina Madre. I magnifici esterni sono però eclissati dalla splendida statua della dea, conservata fra le sue mura. La figura in basalto è ricoperta di broccato dorato e si erge su una statua in marmo bianco di Shiva (una delle principali figure della religione induista) prostrato.

Entrambi si trovano su un fiore di loto in argento con mille petali. La tappa successiva è il Tempio di Vishnu, all’angolo nordorientale, dove troverete gli idoli di Krishna e Radha. Una delle sale laterali ospita la statua originale del tempio raffigurante il dio Krishna, che venne accidentalmente fatta cadere da uno dei sacerdoti e riparata con tale maestria che le crepe sono difficilmente visibili. Il complesso integra ben 12 templi identici votati a Shiva. Ne troverete sei su ogni lato del ghat, la scalinata in pietra che scende verso il fiume e, al loro interno, potrete ammirare le diverse rappresentazioni del dio. La sala di Ramakrishna, vicino all’ultimo tempio di Shiva, merita senz’altro una visita. Questo piccolo santuario è dedicato a Sri Ramakrishna Paramhansa, uno dei sacerdoti oti del complesso e mistico del XIX secolo. Qui si trovano i suoi due letti, uno utilizzato per dormire e uno per parlare con i devoti.

Fermatevi ad ammirare il vecchio albero di fico, l’ultimo sopravvissuto del Panchavati originale del tempio, un giardino contenente cinque alberi e dedicato alla meditazione.  Cena e pernottamento in hotel.

 

13° Giorno:   KOLKATA – DELHI – ITALIA
Dopo colazione, visita della città: l’Alta Corte, l’Ufficio Postale,  il Municipio ed il monumento detto Victoria Memorial Hall, monumento è un esempio perfetto di architettura indo-coloniale con elementi moghul. E’circondato da 64 acri di prati e giardini.

In seguito partenza per Delhi, arrivo e trasferimento in hotel. Camera a disposizione fino alla partenza per l’aeroporto. Cena e trasferimento per il volo di rientro in Italia a seconda dell’operativo aereo.

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